Il progetto SAOT: nel segno dell’accoglienza dall’orto alla tavola nasce grazie al contributo della Regione Marche: fondi F.E.A.R.S. Programma di Sviluppo Rurale 2014/2022 – M16.9.A Diversificazione attività agricole per servizi rivolti a fasce deboli e categorie svantaggiate – FA 2A – Domanda di aiuto n.69478, si è dato il via al progetto SAOT – (Servizio Accoglienza dall’Orto alla Tavola).

Il progetto SAOT: nel segno dell’accoglienza dall’orto alla tavola avvicina tre realtà locali in uno scopo comune: la fattoria sociale Montepacini, l’azienda agricola Fontegranne e la cooperativa sociale Tarassaco. Il comune di Fermo partecipa come partner.

La fattoria sociale Montepacini è una cooperativa sociale agricola ed è il capofila del progetto. All’interno del progetto SAOT: nel segno dell’accoglienza dall’orto alla tavola promuove l’autonomia e l’autodeterminazione delle persone disabili facendo di Montepacini un luogo di sperimentazione di buone pratiche, incentrate sulla sostenibilità, la valorizzazione della biodiversità e della piccola ruralità. Vuole inoltre dimostrare che è possibile coniugare inclusione ed accoglienza di persone disabili, richiedenti asilo, soggetti fragili e svantaggiati con la valenza economica di una agricoltura sociale multifunzionale, radicata nella comunità territoriale.

L’azienda agricola Fontegranne collabora da parecchi anni con la fattoria sociale Montepacini, partecipando alla comunità di supporto all’agricoltura CSA. Inoltre, ospita i ragazzi del Centro Socio Riabilitativo nell’ambito della propria azienda. Da qualche anno svolge attività di Fattoria Didattica proponendo cinque percorsi dedicati a ragazzi di tutte le età, per permettere loro di scoprire l’universo delle aziende agricole, stimolare un approccio attivo al mondo rurale, una maggiore attenzione all’ambiente, far conoscere gli animali e la vita del contadino.

Infine, Tarassaco è una cooperativa sociale di produzione e lavoro che nasce con lo scopo di sviluppare percorsi di inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate o in situazione di vulnerabilità sociale ed economica. Ha avviato fin da subito attività e servizi nel campo della agricoltura sociale e sostenibile, coltivazione di ortaggi, recupero di oliveti abbandonati con produzione di olio proprio, cura e manutenzione del verde pubblico e privato.

Il Comune di Fermo è proprietario del fondo di Montepacini e, fin dal 2012, ha collaborato, in particolare attraverso il settore servizi socio-sanitari, alla realizzazione dello CSER che ha sede proprio a Montepacini, con l’intento di realizzare strutture socio-riabilitative tramite l’attività agricola e la cura degli animali. Il comune e, in particolare il settore servizi socio-sanitari assistenziali, ha seguito con attenzione tutte le vicende che hanno portato allo sviluppo della Fattoria Sociale ed ha partecipato in prima persona alle varie iniziative sociali, culturali, agricole e sportive svoltesi a Montepacini.

Nel progetto SAOT: nel segno dell’accoglienza dall’orto alla tavola si sta sperimentando l’agricoltura come forma di sostegno per persone fragili e disabili, che hanno l’opportunità di apprendere il valore della terra, dalla coltivazione alla cucina.

I ragazzi svolgono attività di giardinaggio dalla squadratura del terreno alla semina alla piantumazione ed infine all’irrigazione. Una volta che la terra ha dato i suoi frutti i ragazzi si impegnano anche nelle attività di servizio di sala nel portare a tavola i prelibati piatti preparati con cura.

La cooperativa Tarassaco cura la parte comunicativa raccontando i progressi del progetto nei social media tramite pagine dedicate.

Il 5 Ottobre si è tenuto il forum e convegno di progetto che si è svolto presso la fattoria sociale Montepacini. La giornata si è aperta con le testimonianze dei ragazzi che lavorano presso gli enti indicati. Si è proseguito con alcuni ospiti tra cui il  sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, Angela Genova, Carla Moretti, Maurizio Prosperi, Alessandro Ranieri, Leonardo Lopez e Don Franco Monterubbianesi.

Al fine la giornata si è conclusa con un pranzo condiviso insieme offerto dalle cooperative.

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